Bere vino al ristorante

Ho letto un bel articolo di Valerio Sisti che ripropongo volentieri ai miei lettori.

Errori dei principianti

L’articolo è rivolto ad un pubblico di neofiti, ma può essere utile anche a chi di vino già sà qualcosa. Spieghiamo velocemente come evitare brutte figure al ristorante o in enoteca, nessuno si senta in imbarazzo se è caduto in questi errori, ci siamo passati tutti.

Partiamo dall’inizio. Se per aperitivo ordiniamo una bollicina, bisogna sapere che un conto è il Prosecco e un altro è uno Spumante metodo classico. Il Prosecco non è uno spumante, è una denominazione precisa, soprattutto veneta, che indica un vino spumeggiante generalmente metodo Charmat a base di uve Glera (o Prosecco). Se si vuole quindi uno spumante bisogna chiedere spumante.

Ricevuto il calice di bollicine non si deve roteare il bicchiere altrimenti si sgasa il contenuto e finisce la festa. Il bicchiere va tenuto sempre dal gambo, non dalla coppa; prendete il bicchiere dal basso, più in basso che potete.

Una volta che vi versano il vino, evitate di dire che è molto o poco corposo solamente dall’analisi del colore. Il colore non è indice di struttura, un rosso dal colore impenetrabile non è per forza un vino corposo. La grappa è trasparente ma non è certo leggera come l’acqua. Così evitate di ordinare il vino solo riferendovi al grado alcolico, es. inferiore ai 13 gradi o che superi i 13 gradi, non è bello per il Sommelier e può succedere che vi venga proposto un vino non di vostro gradimento.

Evitati questi errori non pensateci più, godetevi solamente il vostro vino. Cin Cin.

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