Capodanno e la Fortuna

A Capodanno portiamo in tavola la Fortuna!

A Capodanno porta in tavola la Fortuna!
Tutti gli anni ripetiamo sempre lo stesso rito: salutare l’anno vecchio trascorso e aspettare a braccia aperte quello nuovo, augurandoci ogni volta che sia migliore di quello precedente.Da veri scaramantici, quali siamo noi italiani, abbiamo deciso di fare una lista di alimenti portafortuna che non possono assolutamente mancare sulle tavole del 31 dicembre. Lenticchie, bietole, mandarini, uva,melograno e peperoncini, ognuno con la propria storia alle spalle e ognuno con il suo significato specifico…
imageLenticchie

Le lenticchie sono sicuramente il primo alimento che salta in mente quando si cerca di augurare buona fortuna durante la cena dell’ultimo dell’anno. È assolutamente vietato, infatti, non presentarne sulla tavola un gran piatto da cui prendere dosi di buona sorte.
Ma perché si dice che portino buona fortuna, o meglio, ricchezza? Tutto deriva dalla loro forma, piatta e tonda, che ricorda quella di tante piccole monete e, infatti, la tradizione dice che mangiare molte lenticchie significhi letteralmente riempirsi la bocca di soldi.

imageBietole

Le bietole, così come altre verdure a foglie verdi, non sono solo gustosissime, ma sono un altro alimento portafortuna immancabile sulle tavole del 31 dicembre.
Come le lenticchie, anche in questo caso, il rimando è al denaro; le grandi foglie verdi ricordano il colore dei soldi, in special modo delle banconote americane, quelle cioè che comunemente si chiamano “verdoni”.

imageMandarini

Un altro rimando specifico al denaro deriva dal mandarino, frutto fortunato per antonomasia.
Il colore giallo-aranciato ricorda la sfumatura dorata delle monete che, associato alla loro forma tonda, simbolo di eternità, rende il mandarino una vera e propria fonte di buon auspicio. È, dunque, il momento giusto per sperimentare nuovi piatti che vedano come protagonista questo fortunato agrume

image Uva

Chi mangia l’uva a Capodanno conta i quattrini tutto l’anno“, così recita un antico proverbio italiano.
Ecco cos’altro non deve mancare sulle nostre tavole il 31 dicembre: l’uva!
Questo frutto simboleggia abbondanzabenessere e prosperità da tempi remotissimi; la tradizione dice, infatti, che si dovrebbero mangiare 12 acini d’uva durante i 12 rintocchi della campana di mezzanotte e, chi riesce nell’impresa, avrà soldi e fortuna per l’anno successivo. Il motivo? Ogni acino rappresenta un mese dell’anno a venire, e trovare 12 acini dolci e succosi significa vivere 12 mesi fortunati e sereni.

imageMelagrana

Un frutto dal colore sgargiante e dal sapore dolcissimo è la melagrana, altro alimento portafortuna da presentare per la cena di Capodanno.
Proprio per la sua forma particolare, il numero considerevole di semi (circa 600) e il colore brillante, questo frutto era presente già nell’antica Grecia come simbolo di ricchezza, produttività e fertilità.
Si narra che sia la pianta che diede origine a Dioniso, che fosse sacra per Giunone Venere e che nell’antico Egitto il frutto fosse deposto nei sarcofagi perché simbolo di ricchezza per l’aldilà.
Non solo, anche nella cultura ebraica, nel cristianesimo, nella religione musulmana il melograno ritrova un simbolismo proprio della fortuna e prosperità.
Il rosso particolare di questo frutto, inoltre, lo rende adatto a creare piatti dai colori splendidi e contrasti forti.

Peperonciniimage

Ultimo, ma non per importanza, il peperoncino! Potevamo forse dimenticarcene?
Rigorosamente di colore rosso il peperoncino è il simbolo per eccellenza per scacciare la malasorte e il malocchio. Il suo sapore forte piccante, ma delizioso, lo rende un alimento tipico della cucina italiana.
Perché non creare un piatto che sia buonissimo, ma che ci porti anche un po’ di fortuna?

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