Il vino nell’antico Egitto

Un’esposizione dal valore culturale inestimabile vi aspetta nella Chiesa di San Domenico ad Alba, dal 22 marzo al 19 maggio. Un viaggio nella cultura enologia così come non lo avete mai visto… Non perdetevelo!!

Si tratta di una mostra a carattere archeologico che attraverso reperti di valore inestimabile racconta le origini, antichissime, del vino. Un viaggio curioso e affascinante dall’antico Egitto all’Epoca Romana che si sviluppa attraverso la coltivazione delle viti, la vendemmia, la messa in anfora, la vinificazione, l’invecchiamento e la successiva commercializzazione.
Il vino. Il suo ruolo nella vita quotidiana, economica e religiosa. I significati simbolici e le divinità ad esso legate e in ambito funerario con le più rilevanti scoperte archeologiche.

imageDue sezioni speciali permettono di entrare maggiormente in contatto con il mondo egizio. Una è dedicata alla mummia di Epoca Tarda (dal 650 a.C. al 332 a.C.) e al suo sarcofago, conservati al Museo Civico di Merano e studiate dall’équipe multidisciplinare Mummy Project, le cui ricerche sono documentate da pannelli fotografici in 3D. L’altra è la ricostruzione in scala reale della tomba TT290 di Irynefer della necropoli del villaggio degli operai, che costruirono le tombe della valle dei Re e delle Regine, Deir el Medina.

Il percorso di visita si snoda tra inestimabili reperti provenienti dai due più importanti musei italiani che conservano collezioni egizie, la Fondazione Museo Egizio di Torino ed il Museo di Firenze: vasellame in terracotta e Anfore, risalenti al VI-VII secolo d.C. e al I-III secolo d.C., impermeabilizzate all’interno per contenere il vino. La Stele di Senbi (Medio Regno, XII dinastia) che riproduce i doni destinati ai defunti. Oggetti in Fayence, pasta silicea smaltata antecedente alla scoperta del vetro, tra questi un calice a forma di fiore di loto e degli ornamenti raffiguranti grappoli d’uva, simbolo di rigenerazione, utilizzati per un collare indossato da donne e da uomini e per gli intarsi che ornavano i palazzi reali e i templi.

Tra gli oggetti legati al vino come simbolo di rinascita è esposta la statuetta in bronzo del dio Osiride che rinasce dopo la morte grazie ai poteri magici della moglie Iside, anch’essa presente in mostra con una statuetta di Epoca Tarda in fayence azzurra. Tra le statue esposte l’imponente scultura di tre metri in quarzo-diorite raffigurante la dea Sekhmet con la testa di leonessa, il cui nome significa “la potente”.

Coordinate mostra
A cura: Sabina Malgora
Sede: Chiesa di S. Domenico, Alba – Cuneo
Date: 22 marzo – 19 maggio 2014
Inaugurazione: venerdì 21 marzo, ore 17.30
Catalogo Ananke edizioni con testi di Sabina Malgora e AA. VV.

Orari di apertura
da martedì a venerdì: 14.30 – 18.30 (mattina e lunedì su prenotazione)
sabato: 10.00 – 22.00
domenica: 10.00 – 19.00

Ingresso mostra
Intero €5,00
Scuole, over 70, under 14 €4,00
Under 6 gratuito
Visita guidata in gruppo su prenotazione €15,00

Info pubblico 
Per informazioni, prenotazioni e visite guidate (su richiesta con il curatore)
tel. 017335833 – www.ambientecultura.it

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