Tartufo è il suo tempo

Prezioso e raro come l’oro.

Nasce sottoterra e vive in simbiosi con le radici di alcune piante: querce, tigli, nocciole, anche carpini e pioppi. L’Italia è uno dei maggiori produttori al mondo, la sua raccolta avviene grazie all’aiuto di cani da tartufo; quadrupedi appositamente addestrati a sentire l’odore di questi funghi che, una volta maturi, è estremamente penetrante per l’olfatto di alcuni animali tra cui, oltre ovviamente i cani, i cinghiali, le volpi, i tassi, i ricci che se ne cibano diffondendone naturalmente le spore e permettendone così la riproduzione.

L’Italia è il paese che offre la maggior parte del tartufo consumato nel mondo. La regione in cui si possono trovare alcuni dei più ricercati tartufi è di certo il Piemonte. La zona di Alba, in provincia di Cuneo, è infatti nota per i suoi prestigiosi tartufi bianchi che poco o nulla hanno da invidiare a quelli che si possono trovare al centro della penisola dove la regione più prolifica è l’Umbria, una delle patrie della varietà di tartufo nero pregiato ma anche del tartufo bianco che non è esclusiva delle piemontesi Alba e Acqualagna.

group of white black truffle and mushroom

Oltre ad essere un alimento ricercato, il tartufo ha anche notevoli proprietà organolettiche. Ricco di sali minerali che assorbe dalle radici degli alberi con cui vive in simbiosi, è fonte di calcio, fosforo, ferro e potassio, oltre di una buona dose di antiossidanti, elasticizzanti (elisir di bellezza in quanto stimolanti di collagene) e fibre che aiutano la digestione e il regolare transito intestinale.

Con le sue 31 calorie per 100 gr. di prodotto, il tartufo è un alimento quasi privo di colesterolo, adatto quindi anche alle diete ipocaloriche e vegetariane in quanto forte di proteine e vitamine tra cui spiccano la vitamina E e la C.

Recenti studi hanno dimostrato che il tartufo è anche un potente schiarente per il modo in cui interagisce con la melanina. Per questo in inverno può essere consumato per aiutare a lenire le macchie cutanee, mentre in estate, se si ama prendere il sole, ne è sconsigliato un consumo eccessivo.

Lascia un Commento