Vino – Chiaretto del Garda

Desiderio di un poeta appassionato bevitore

Voglio del vino asciutto. Rosso-chiaro, con trasparenze di rubino. Accostando il bicchiere alle labbra un tepore profumato mi deve leggermente inebriare. Al palato deve apparire quieto, scorrevole e dissetante. Nella gola deve scivolare come una cascatella cristallina di pace raccolta e di poesia silenziosa.

Attraverso i suoi riflessi devo vedere la linea flessuosa del suo profilo sottile di vespa. Deve essere chiaro, sanguinello di fragola filtrata, con vene azzurrine di aria purissima prealpina.

Vino preparatorio, adolescente, primaverile, che mi dia un senso di bagno interiore, di sana strigliatura ai muscoli e di leggero calore ottimista.

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