Piccoli vignaioli

Il 14 maggio in tutta Italia sarà il Sabato del Vignaiolo, la giornata pensata dalla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti per raccontare al pubblico ed agli appassionati le realtà territoriali dei 1.400 soci FIVI. Saranno 18 gli appuntamenti organizzati da nord a sud in varie località della Penisola: Piemonte, Franciacorta, Trentino, Treviso, Colli Berici e Euganei, Friuli Venezia Giulia, Alessandria, Oltrepò Pavese, Modena Reggio Emilia, Romagna, Piacenza, Chianti Classico, San Gimignano, Marche, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia Orientale, Puglia.

Tutti gli eventi saranno strutturati in modo diverso, a libera interpretazione delle delegazioni, con lo scopo di creare un’aria di festa e di convivialità. Il pubblico sarà accolto direttamente in tante aziende vitivinicole socie FIVI con alcune eccezioni. Verranno proposti banchi d’assaggio, degustazioni guidate ed abbinamenti gastronomici, nel modo più adatto a far conoscere la storia, i territori e i vini dei Vignaioli Indipendenti.

“Abbiamo pensato questo Sabato come una giornata di condivisione, un invito a venire a conoscere dove lavoriamo ogni giorno, tra campagna e cantina per incontrare il pubblico locale dei territori in cui viviamo – sottolinea Diletta Nember, vice presidente FIVI – e per chi non ci conosce ancora, sarà un’occasione per comprendere meglio il nostro lavoro e i valori in cui crediamo; per chi invece avrà già avuto modo di entrare nel mondo FIVI, una possibilità di rincontrarsi e approfondire ancora questa realtà. La nostra è un’associazione che ha come valori fondanti la tutela e la valorizzazione del territorio, attraverso una viticoltura artigianale e di qualità”.

L’invito è quindi quello di scoprire quali sono gli eventi del Sabato del Vignaiolo più vicini a casa propria e di andare a conoscere personalmente le aziende FIVI i produttori e i loro vini: una viticoltura autentica, che va dalla coltivazione della vigna all’imbottigliamento ed alla vendita del vino, che nel calice esprime tutto l’amore per la terra. Il vino italiano è soprattutto un mestiere d’arte “formato famiglia”. Bisogna riscoprirlo e bisogna insegnarlo alle giovani generazioni nella memoria di contadini-imprenditori straordinari.

Le storie emblematiche non sono veicolate dall’industria del vino e nemmeno dai commercianti del vino che fanno i padri-padroni di molti consorzi. Passato, presente e futuro del vino italiano sono i piccoli produttori. by Pierangelo Boatti

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