Confettura di ramassin e un buon gazpacho contro la calura

Per chi si fosse appassionato alla saga dei ramassin che non cadevano dalle piante, ecco il lieto fine: sono caduti! Ma ad agosto, assolutamente inusuale, almeno due settimane in ritardo rispetto al solito.

C’è di buono che sono iper-concentrati a livello di gusto e grado zuccherino, per cui sono buoni sia nature sia per le confetture. Per una settimana ci sarà l’invasione, a due euro e cinquanta o tre al chilo, ma dopo tanta suspence è l’ora. Se non siete in spiaggia quindi, producete pure con le conserve. La cosa vale un po’ per tutti i frutti: le pesche per esempio non sono mai state così buone. I nostri insider ai mercati generali ci dicono che perfino le pesche del saluzzese, di solito non molto gradite perché poco dolci, quest’anno sono eccezionali! Pare che questa qualità non si veda da almeno vent’anni… Merito – o colpa? – del super caldo degli ultimi due mesi. Anche le cucurbitacee se ne avvantaggiano. Sapete che meloni e cocomeri sono della famiglia dei cetrioli e “tecnicamente” vanno considerate come verdure, ma è pur vero che questa famiglia di piante gode con queste temperature e dà il meglio di sé in fatto di sapore e dolcezza. Intanto, le insalate di quasi ogni varietà continuano a soffrire la siccità, così come, incredibimente, le zucchine. Si era abituati a piantarle in zone senza troppo fabbisogno d’acqua, perché d’estate sbocciavano quasi a vista d’occhio, ma quest’anno solo chi le può irrigare le raccoglie con il fiore, altrimenti seccano. Fresche costano intorno ai quattro euro al chilo, mentre sarebbe il periodo dell’anno in cui sono più convenienti, attorno a un euro. E non comprate i pomodorini, soprattutto i gialli. Nel Sud, di più in Sicilia – loro patria – è finita la stagione. Iniziano a febbraio, ora le temperature sono esagerate. Ci sono altre varietà che vi abbiamo raccontato le scorse settimane, come i san marzano e i cuori di bue.

A questo punto, facendo due più due, con tanti cetrioli e buoni pomodori a disposizione ecco il consiglio – quasi ferragostano – per combattere il caldo: un bel gazpacho ghiacciato all’andalusa, là dove sanno veramente cosa vuol dire torrido. Spelate i pomodori dopo averli sbollentati due minuti, privateli dei semi, frullateli con un po’ d’aglio a piacere, prezzemolo, olio, limone e basilico, poi mettete in frigo e aggiungete prima di servire dadini di cetriolo messi sotto sale per almeno dieci minuti. Sale e pepe a piacere.

c.bogliotti@slowfood.it

Carlo Bogliotti

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