GALLINE SELVAGGE

La favola delle galline “selvagge” di Marco Rossi

di ANDREA VOLTOLINI  •   22.07.2022

C’è un mondo dove le galline vivono libere nel bosco ascoltando la musica classica

Nei boschi immacolati della val Seriana bergamasca, tra aceri, faggi e frassini, c’è un uomo, Marco Rossi (già ristoratore del luogo), che sta facendo grandi cose… per rendere il futuro del mondo migliore all’insegna della filiera circolare e della sostenibilità. Ma andiamo per ordine.

Perché il bosco? Perché è il luogo dove vivono in assoluta libertà le sue galline ovaiole di razza livornese (quasi tre mila!) che si nutrono di ciò che la natura offre nel sottobosco, integrando con i cereali biologici coltivati nei campi circostanti.
Al centro di quest’oasi felice, fanno capolino due pollai di legno – spaziosi e integrati nella natura circostante – costruiti secondo i principi della bioedilizia. Ma, oltre che sostenibili, queste casette sono anche smart e connesse alla rete!!! Eh sì, perché sono entrambe dotate di sofisticati sistemi IOT in grado di monitorare costantemente la salute delle galline, e inoltre trasmettono musica classica in filodiffusione per allietare le giornate delle “residenti”. E il naturale prosieguo del racconto si rivela attraverso il bianco candore delle uova prodotte quotidianamente: buonissime, fresche, biologiche e ad alto valore nutrizionale, libere da antibiotici e forzature e cariche di tutta la biodiversità dei boschi e dello stato di benessere totale delle galline. Lo sanno bene chef del calibro di Carlo Cracco, dei fratelli Cerea, di Philippe Leveillé (Miramonti L’Altro), di Nicolò Quarteroni (Ferdy), che le hanno scelte per i loro ristoranti d’autore. Ma qui corre l’obbligo di fare un altro nome, e più precisamente quello della campionessa mondiale e olimpica di sci, la bergamasca Sofia Goggia, che si è innamorata del progetto etico e sostenibile di Marco, ed è diventata socia dell’azienda agricola!
Ora, però, dobbiamo soffermarci anche su un altro aspetto non di poco conto: accanto al classico contenitore delle uova omologato, Marco le vende in un sacchetto di carta per il pane, che contiene all’interno della paglia profumatissima, scostata la quale, fanno capolino le bianche uova; e poi c’è anche – come quello raffigurato nelle favole dei bambini di un tempo – il sacchetto di stoffa colorato con il bastoncino di legno all’apice, da caricare…sulle spalle. Entrambe le confezioni vengono realizzate con la collaborazione di ragazzi autistici di una associazione locale.
Ci si potrebbe chiedere se ora il circolo virtuoso creato da Marco si può considerare chiuso. La risposta è no, perché c’è altro ancora da raccontare. Sapete che le sue uova “selvagge” vengono consegnate esclusivamente con mezzi elettrici? E che viene venduto in un sacchetto di carta anche il concime naturale biologico genuino al 100%, dopo averlo essiccato per 90 giorni? A questo punto vi chiederete dove acquistarle. Marco non spedisce ma consegna a mano. Ed allora andatelo a trovare nella sua azienda agricola di Nembro, oppure recatevi a Bergamo presso la Macelleria Santini – via Giulio Crescenzi, 61 -, la Salumeria Mazzoleni – via Dello Statuto, 16/h, e la Cooperativa Biologica SoleTerra di Curno (Bg) – via Enrico Fermi, 56.
Filiera biologica chiusa e circolare, benessere animale, sostenibilità ambientale, economica, energetica; etica e attenzione al sociale. Parrebbe l’incipit di un discorso da pronunciare alle Nazioni Unite sul futuro del pianeta, e invece è “semplicemente” il mondo che Marco ha realizzato nella sua Val Seriana…

AZ. AGR. LE SELVAGGE

Nembro (Bg)
via Giovanni Battista Moroni, 30
tel. 3382311320
marco.rossi@leselvagge.it

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