Tipicamente mediterranei, i capperi donano sapidità e gusto ai piatti. Perfetti come condimento di una pasta anche semplice, adatti ad accompagnare il pesce, boccioli ancora chiusi di una pianta arbustiva rampicante sono una vera e propria eccellenza mediterranea; particolarmente noti sono i CAPPERI DI PANTELLERIA E QUELLI DI SALINA.
Il cappero è una pianta arbustiva rampicante diffusa in tutto il bacino Mediterraneo. Cresce in luoghi aridi e sassosi e si trova facilmente sia lungo i litorali marini, sia nell’entroterra. Ha foglie ovali e grandi fiori bianco-rosati che sbocciano da maggio a ottobre, mentre la parte che effettivamente si può mangiare è costituita da boccioli fiorali ancora chiusi raccolti in primavera e dai piccoli frutti di forma allungata e fusiforme chiamati CUCUNCI staccati dalla pianta in estate.
I capperi sono molto ricchi di beta carotene e flavonoidi, composti ad azione antiossidante e hanno un apporto calorico molto basso, circa 23 calorie per 100 gr di alimento.
Molto più di altri alimenti, i capperi svolgono un’importante azione antiossidante, grazie alla presenza dei numerosi flavonoidi, con effetti benefici sul metabolismo del colesterolo, poiché ne abbassano i livelli ematici e con evidente azione antinfiammatoria e antitrombotica.
La dottoressa, biologa e nutrizionista, segnala come la QUERCETINA dei capperi svolga una azione condroprottetiva, ovvero, di protezione delle articolazioni. “Ciò sia perché in grado di stimolare i condrociti, ovvero le cellule che generano la cartilagine e di liquido sinoviale, sia perché contrastano gli stati infiammatori derivanti da processi flogistici, quali artriti e artrosi”.
Un’altra preziosa sostanza presente nel frutto, la RUTINA, invece, risulta di sostegno per l’apparato circolatorio, poiché lo protegge e inibisce l’aggregazione piastrinica, favorendo la micro-circolazione. Da questo punto di vista, la nutrizionista, spiega come sia utile per regolare i livelli di colesterolo, per chi soffre di vene varicose ed emorroidi.
Tra le molte proprietà si rivolge l’attenzione sulla presenza di kaempferolo che conferisce importanti proprietà antitumorali oltre che antinfiammatorie. Senza dimenticare che questo alimento stimola l’appetito, allevia mal di stomaco e flatulenza e rafforza il sistema immunitario.
I capperi si possono conservare a lungo se sono sotto sale o sott’aceto, in questo ultimo caso, una volta aperta la confezione, vanno tenuti in frigorifero, dove durano anche un anno. Come anticipato, i capperi, sono frutto di una pianta aromatica più utilizzata nella cucina mediterranea e si abbinano molto bene alla carne, al pesce, alle salse, si usano nelle frittate e nelle pizze.
Va precisato che vanno sempre consumati a crudo, aggiungendoli alle preparazioni all’ultimo momento, interi o tritati, con la cottura perderebbero aroma e dolcezza. Se conservati in salamoia o sott’aceto, prima dell’uso, vanno sciacquati; mentre quelli sotto sale vanno tenuti a bagno per una ventina di minuti, cambiando l’acqua un paio di volte e poi scolati e strizzati.