L’Italia del Novello

A cavallo tra ottobre e novembre tutta Italia rende omaggio a questo vino d’annata dal colore rosso.

Una delle prime bontà dì Bacco, QUESTO VINO D’ANNATA DAL COLORE ROSSO È IL PRIMO VINO DELLA VENDEMMIA APPENA TRASCORSA e compare sulle nostre tavole nei primi giorni di novembre. Nella penisola italiana la produzione del VINO NOVELLO spazia su quasi tutto il territorio nazionale, isole comprese, e viene utilizzato qualsiasi tipo di uva (in preferenza rossa): tuttavia si privilegiano Aglianico, Cannonau, Barbera, Merlot, Nero d’Avola, Corvina, Refosco, Cabernet, Sauvignon e Sangiovese. La sua caratteristica principale è il processo di vinificazione, denominato “macerazione carbonica” dell’uva intera. La legge impone infatti di utilizzare almeno il 30% di vino ottenuto con questa tecnica.

Si tratta di un preciso procedimento che prevede la sistemazione in opportuni contenitori di acciaio di interi grappoli d’una appena raccolta, l’aggiunta artificiale dì anidride carbonica e l’elevazione del tutto ad una temperatura superiore ai 35 gradi. Ì grappoli sono lasciati ad autofermentare per un periodo che varia da 5 a 20 giorni. durante il quale gli zuccheri si trasformano in alcool, con la produzione di glicerolo. Successivamente l’uva viene pigiata e sottoposta a tradizionale fermentazione che dura circa 5/6 giorni. Il vino così ottenuto deve avere almeno 11 gradi alcolici. Trasformato da mosto a vino, il novello viene quindi travasato e immesso nel mercato e deve essere bevuto entro un anno, dopo perderebbe freschezza, la sua morbidezza vellutata ed i suoi aromi. Altra caratteristica di questo vino è che secondo una precisa legge, può essere messo in commercio solo DOPO LA MEZZANOTTE DEL 6 NOVEMBRE DELLO STESSO ANNO DELLA VENDEMMIA.

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