SPAVENTAPASSERI

E’ da secoli il lavoratore più instancabile delle nostre campagne. Disponibile 24 ore su 24 senza bisogno di turni di riposo, domenica compresa. Non teme temporali e grandine, non pretende nè vitto nè alloggio. E’ lo Spaventapasseri, altrimenti chiamato dai sapientoni:”Dissuasore ottico” – Che baggianata!! Lo Spaventapasseri è un pezzo del nostro territorio, un elemento vitale del paesaggio della nostra campagna, un reperto della nostra storia, sopravvissuto allo tsunami delle tecnologie.

Non c’è strumento acustico, laser, segnalatore luminoso che tenga; se si vuole difendere l’orto, il campo di frumento o il frutteto da cornacchie e tordi vari, nessuno funziona meglio di lui. Bastano due legni in croce, un cappellaccio inutile, la tuta usurata del nonno, un po’ di paglia e un pizzico di fantasia e il gioco è fatto. Somiglia un po’ poco all’uomo ma gli uccelli, a scanso di equivoci, vanno a far danni a campi dei vicini che imprevidenti non si sono muniti del guardiano di paglia.

L’agricoltura moderna l’ha un po’ boicottato, ma chi lavora la terra con il cuore, gli vuole ancora tanto bene sino al punto che in un paesino dell’emilia, Scipione Passeri, fanno tre giorni di festa attorno a questi eroi di paglia che sono in bella mostra nei campi. Al termine dei festeggiamenti poi, i partecipanti eleggono il Re degli Spaventapasseri. Vince naturalmente il più brutto e spaventoso.

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